Un società compartecipata da Logica Plc e Data Mangement poi passata nel gruppo Finsiel e successivamente, con il nome di Webegg nel gruppo Telecom Italia ….poi ne ho perso le tracce.
Durante il mio periodo di permanenza son state svolte diverse attività:
Attività di particolare interesse ed altamente formative sono state la realizzazione di due studi di fattibilità realizzati per il centro operativo dell‘ESA (European Space Agency) ESOC a Darmstadt. Uno per l’unificazione del sistema di invio dei comandi ai satelliti che tenesse conto dei vari tipi di missioni (Basse orbite, orbite geosincrone e spazio profondo) e delle rispettive esigenze rispetto ai tempi di visibilità dalle stazioni di terra ed le tempistiche di trasmissione; l’altra sui sistemi di prototipizzazione rapida del software (siamo ancora nell’epoca degli sviluppi seguendo il modello Waterfall).
In questo contesto ho imparato, oltre all’ambiente internazionale in cui si lavorava, alla bellezza della foresta su cui si affacciava la finestra del mio ufficio, a quanto fosse importante il giorno di San Patrizio per gli Irlandesi (al punto che, per l’occasione, le società Irlandesi, operanti presso il centro, per festeggiare facevano arrivare, ma credo che tuttora facciano qualcosa di simile: il catering; una band di musicisti; e la Stout…gratis per tutti!), ho appreso una cosa particolarmente importante nella sua banalità: il capo progetto dell’ESA in una riunione mi disse “Marco! Non dobbiamo perdere nessun satellite: altrimenti si arrabbiano”.
Conoscenza acquisita: ci sono lavori e modi di lavorare che possono tollerare l’errore ma altri no, ed è necessario avere un “piano b”: bisogna comprendere in quale caso ci si trova; il “piano b” ha un costo, a volte elevato, che deve essere considerato e opportunamente valutata la effettiva necessità.
Tra una attività e l’altra ho iniziato ad interessarmi alla crittografia partendo da un articolo di Diffie Hellman che mi aveva passato il mio responsabile per dirmi di studiare l’argomento. Provai a scrivere del codice (a volte in Pascal a volte in Fortran) per mio ludibrio implementando una hagelin-machine ed il DES (anche se le implementazioni correnti sono molto più efficienti e testate ma non erano facilmente disponibili : Internet per il pubblico non era ancora stato inventato).
Mi soffermai su alcune considerazioni:
In parallelo, sotto la spinta da parte di Logica, si iniziò anche a formalizzare in modo più coerente la gestione dei progetti ed il loro controllo, adottando degli standard di qualità che poi sfociarono nella implementazione del sistema di qualità conforme alla norma ISO 9001 ed alla successiva certificazione.
In tale contesto si aprirono vari ambiti di conoscenza: alle metodologie di progettazione (andavano di moda DeMarco, Gene and Sarson, Yourdon, SSADM) alla gestione di progetto e del rischio di progetto.
Tutto ciò andava in parallelo alle attività produttive: mi sono occupato della automazione della messaggistica Telex e Swift in ambito Bancario, in cui vidi le prime adozioni di RSA. Partecipai ad un progetto di IBM per una primaria banca italiana in cui era necessaria la conoscenza e la dimestichezza del linguaggio Assembler 3090 (anche IBM ormai aveva difficoltà a trovare tecnici adatti); Per Bull si fece un adeguamento di un prodotto ad una nuova tecnologia.
….insomma tutto ciò che era “strano” mi passava davanti , peccato che non si trattava più di tecnologie avanzate ma di prendere in mano vecchie implementazione per adattarle al nuovo…. stava per iniziare ad essere la frequentazione di un cimitero degli elefanti.
Ormai si entra nell’epoca di Internet, in prima istanza effettuo attività personali nella “navigazione del Cyberspazio”, prima tramite la rete civica milanese e poi con un abbonamento a italia on line. Sperimentazione limitata anche dalla bassa banda disponibile (disponevo di un modem a 4800 B/s). Poi l’azienda rende disponibile a tutto il personale l’accesso alla rete con prestazioni via via crescenti rendendolo uno strumento di lavoro.
Si apre una svolta che trova il mio gradimento : entro nell’ufficio assicurazione qualità e in breve divento responsabile della assicurazione qualità. Seguo le visite ispettive di ri-certificazione e di controllo; adatto, modifico, estendo le politiche e procedure del sistema di qualità; mi occupo di formazione; e di programmazione delle visite ispettive interne. Sono il riferimento aziendale per gli aspetti normativi.
In questo contesto mi interesso alla associazione della società alla “European Foundation for Quality Management“. mi preoccupo di organizzare la formazione della dirigenza e di effettuare le prime survey di autovalutazione per verificare la rispondenza della azienda ai vari domini previsti dal modello. L’attività ha portato l’azienda all’ottenimento di un riconoscimento prima nazionale nell’ambito della qualità e successivamente a menzioni nell’ambito dell’Efqm.
La conoscenza maturata nella cifratura mi elegge ad essere prima l’estensore della parte tecnica del documento di offerta e poi project leader di un progetto per la realizzazione di un sistema di comunicazione via posta elettronica per un servizio diplomatico per mezzo di connessioni telefoniche. Esperienza unica , sia per il tipo di attività e dell’ambiente cui sono stato in contatto, sia per l’eccezionalità delle persone con cui ho dovuto entrare in relazione. Oltre a tutto ciò ho fatto tesoro e sperimentato un grande assioma della riservatezza: “quello che non conosci non può essere rivelato” ossia: la importanza della segregazione dei ruoli.
Tuttavia la tecnologia avanza, e per quanto si faccia per tenere il passo ai nuovi ambienti e linguaggi di programmazione, a fronte di giovani appositamente formati e sicuramente più rapidi e produttivi, si impone una scelta: o la tecnologia o gli aspetti organizzativi. Opto per la seconda ed, in attesa di una occasione interessante, partecipo a progetti di definizione e descrizione delle basi di conoscenze ad uso dei servizi di assistenza ai clienti. In tale contesto ho razionalizzato le conoscenze per gli operatori del call center di Cartasi e per gli agenti di un assicurazione.
Complessivamente la società ha trattato argomenti di una punta permettendo quindi con occasioni di formazione e sperimentazione che , pensavo, fossero ben poca cosa rispetto a quello che fanno le società di ben più ampio respiro economico…